Coronavirus, le responsabilità di chi ha preso con leggerezza l’emergenza

(La Voce del Sannio, di Marco Baroni)Coronavirus. Certamente è vero che questo non è il momento della polemiche e tanto meno dei se e dei ma. Pur tuttavia, è necessario che dagli errori si traggano i dovuti insegnamenti. La tegola, per non dire altro, del Coronavirus, noto, anche come Covid-19, un virus che si è dimostrato essere molto pericoloso, ha portato morte come pure problematiche di ogni genere.

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Infatti, siamo costretti, tra l’atro, proprio per salvaguardare la propria e l’altrui salute, di starcene chiusi e rintanati in casa e non solo. In poche parole, è stata spazzata via ogni nostra propria consolidata abitudine e certezza. Seppure, come viene ad essere anche ricordato nel Rito della Confermazione, tutto ciò sia: “cosa buona e giusta”, è doveroso che, una volta terminata l’emergenza e che sia, in modo chiaro, allontanato ogni possibile problema di salute pubblica, si faccia un buon esame di coscienza.

Tutti noi dovremo farlo. Sicuramente, i primi dovrebbero essere quegli incoscienti che, nonostante i chiari divieti, hanno pensato di essere superiori, dimenticando che potevano diventare un pericolo per loro stessi e, soprattutto per gli altri.

Coronaviirus, l’incosciente fuggi fuggi verso il Sud e gli errori dei Governanti

È stato, a dir poco, semplicemente vergognoso, vedere immagini nelle quali folle di persone correvano a prendere l’ultimo treno per il Sud, così come quelle persone che, pensando di essere più furbe, hanno preso pullman o macchine per scappare in direzione Sud. Al pari, dovranno fare un profondo “mea culpa” quei giovani, convinti, non si sa bene come, di poter essere immuni e che si sono ritrovati in gruppo a bere l’aperitivo, a giocare e via dicendo.

Ma se queste persone sono colpevoli per i loro errori, chi ci governa è colpevole di ben più gravi misfatti. Infatti, se in una certa parte di popolo si può comprendere che, seppure si sia nel XXI secolo, viga ancora molto forte quanto ammoniva il Guicciardini ovvero “Franza o Spagna, purché se magna”, ben diverso è il giudizio che si va a dare a chi si erge e pensa di poter decidere il futuro e il destino di milioni di persone.

Infatti, ancora oggi, è un vero e proprio mistero, anche se poi è il classico segreto di Pulcinella, il perché chi governa, nell’istante in cui è divenuto di pubblico dominio quanto avveniva in Cina, non abbia deciso di chiudere immediatamente le proprie frontiere, per impedire a chiunque di poter entrare. Lasciando perdere la circolazione delle merci, aspetto di facilissima soluzione, pur essendovi in atto l’offensiva da parte del Coronavirus, in Italia si dibatteva in merito alle ripercussioni possibili sul turismo!

Per la serie, incredibile ma vero. Infatti, il problema non era se un qualcuno che proveniva da fuori i nostri confini nazionali potesse o meno essere un “untore”, ma si dibatteva sulle perdite economiche. A chi ha propugnato questa “fantastica” idea, sarebbe da presentare i costi che si stanno e si dovranno affrontare e, questi, tanto sotto l’aspetto di persone morte quanto per curare chi è ammalato e via dicendo. Ovviamente, il discorso potrebbe essere ancor più dettagliato e approfondito, ma adesso non è il caso. Andando a concludere, tuttavia, si spera, e questo proprio dal più profondo del cuore, che primo “Andrà tutto bene” e che secondo questo serva da lezione e da monito.

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