Covid 19, Fase 2 – Cronaca della prima mattina a Bojano (Cb)

(La Voce del Sannio – 4 maggio 2020) – Covid 19, Fase 2, tutti con il fiato sospeso per vedere come andrà a finire questa emergenza che sta minando l’intera Italia. Anche in Molise si è nella Fase 2 e La Voce del Sannio ha voluto testare la situazione a Bojano (CB), per vedere come stava reagendo la popolazione in occasione di quella che non era una giornata all’insegna del “libera tutti” , ma che comunque allentava un po’ la briglia concedendo qual cosina in più rispetto alla Fase 1.

4 maggio 2020. 1a mattina fase 2, “ricognizione” per Bojano

La giornata è iniziata di buon’ora. Cielo azzurro, sole tiepido e splendente. Usciti di casa, con in tasca pronta l’autocertificazione da esibire in caso di controllo. Prima tappa, l’autofficina Car Point per poter finalmente sostituire le gomme da neve (che si sarebbero dovute cambiare il 15 aprile, cosa ovviamente prima del 4 maggio impossibile a farsi) con quelle estive. Qui, una volta lasciata la macchina, una catenella impediva ai non addetti ai lavori di poter accedere all’area operativa. All’interno tutti i meccanici diligentemente con le loro mascherine.

L’autofficina Car Point

Un episodio curioso che la fa capire lunga come ci sono persone molto anziane che mal convivono con l’uso della mascherina: un attempato contadino con la sua mascherina cercava disperatamente da lontano di far capire il problema che aveva alla sua macchina. Non riuscendoci si è velocemente avvicinato ad uno dei meccanici togliendosi la “fastidiosa” mascherina per parlare meglio: ma non bastava visto che era sordo come una campana, si è messo a sbuffare in quanto non riusciva a leggere le labbra nascoste dell’altro e non riusciva a capire la risposta.

Dopo il cambio gomme da neve, in giro per Bojano

Una volta assolto il cambio delle gomme, ci si è diretti verso il centro. Ecco sulla sinistra il primo bar, chiuso, con accanto l’aperta frutteria delle sorelle Patullo. Proseguendo, ecco sulla destra il primo negozio dei cinesi che ha le serrande abbassate, avendo la comunità orientale in Italia deciso di non riaprire ancora per un po’ di tempo anche se consentito.

In fila davanti ad Acqua e Sapone

Quindi, quello che era ormai un lontano ricordo: il passaggio a livello con le sbarre ovviamente giù. Un’attesa durata solo fortunatamente un paio di minuti in quanto il treno è passato subito. S’ingrana la marcia e si parcheggia vicino alla Posta centrale di Bojano dove ci sono molte persone, per lo più pensionati, in fila ordinatamente e pazientemente con le loro mascherine e rispettando la distanza sociale.

Stessa scena di fronte ad Acqua e Sapone e al Supermercato D’OK dove si entra, ad un cenno della responsabile del reparto, per una veloce spesa. Alla cassa, le addette hanno mascherina o visiera in plexiglas o qualcosa di simile.

In fila davanti al Supermercato D’OK

Si esce, si gira a destra e ci si dirige verso il lungo fiume diretti alla banca Unicredit. Qui c’è il deserto: lo sportello bancomat è attivo, mentre il cancello è chiuso e un cartello avvisa che l’istituto bancario è aperto solo il martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 13.30.

Con qualche soldo in tasca e considerato che era da una “vita” che non si riusciva ad andare a fare un prelievo, ci si regala un po’ di “attività motoria”, una passeggiata lungo il fiume fino a laggiù dove la strada, passando su un ponte, torna indietro ad U.

Attività motoria a Bojano. Un podista corre sul lungofiume

Non siamo i soli in questo breve tragitto. Incrociamo nell’ordine:

– un papà che tiene per mano il figlioletto di 3 anni;

– una ragazza con l’iPod alle orecchie con abbigliamento sportivo che procede a passo di carica;

– un vecchietto con barba bianca che si appoggia ad un bastone, seguito, a distanza sociale, da un amico;

– un attempato podista con il fiatone che cerca di rimettersi in forma;

– un signore corpulento che, appoggiato al parapetto, si gode il sole mentre osserva lo scorrere dell’acqua nel fiume:

– alzando lo sguardo, ad un piano alto si vede una signora che sta lì alla finestra, forse timorosa di scendere anche lei giù in strada per un briciolo di libertà.

Sbucati su via Cavadini, sempre andando a piedi, giriamo a sinistra e passiamo davanti all’ex Pretura oggi sede delle Protezione Civile AMPA di Bojano.

Ore 10.30 a passeggio per piazza Roma una nonna con il nipotino

Quindi a destra e arriviamo in una piazza Roma praticamente deserta. Davanti a noi, una nonna con mascherina spinge la carrozzina con il suo nipotino. Qui è là si vedono pochissime persone conversare con accuratezza tenendosi a distanza. Qualcuno sta seduto su una panchina assaporando questo pizzico di libertà.

Attraversata tutta la piazza, passati alle spalle del Municipio, giriamo a destra per la strettissima via Tintiere Vecchia che ci riporta al fiume. Sulla piazza, di fronte al campetto di calcio della scuola, c’è la cartoleria L’Acquerello con all’interno un cliente che fa acquisti.

La cartoleria “L’Acquarello”, mascherine indossate da personale e clienti

Prima di fare ritorno a casa, ancora una tappa. Stavolta alla Carmat di via Pallotta. È un negozio di surgelati e si decide di fare una buona scorta di pesce che “non si sa mai” e tanto abbiamo un enorme frigorifero all’americana che c’entra tanto e di più. Meglio essere previdenti. E la prima mattinata della Fase 2 a Bojano è passata, sperando che tutto veramente andrà bene!

In attesa di entrare al negozio di surgelati Carmat di via Pallotta

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