Covid, la dura vita degli Angeli Custodi dei Nonni

(La Voce del Sannio, di Fosca Colli) – Bojano (CB) – Ai tempi del Covid, tutto diventa più stressante e lo diventa per chi opera presso gli ospedali, ma lo diventa ancor di più per chi lavora presso le case di riposo dove si trovano gli anziani, persone particolarmente fragili sia emotivamente sia fisicamente.

Luciano esausto, anziani
Un immagine simbolo: l’operatore “Angelo custode dei Nonni” Luciano A. stremato, ma non molla!

La foto pubblicata a corredo di questo articolo parla da sopra. È stata scattata ad un operatore, Luciano A., presso la Casa di Ricovero SS. Cuori di Gesú e Maria di Bojano. Lui appare stremato e ben rappresenta quello che è la vita in questi giorni di chi è in prima fila.

Sono giorni e  giorni di lavoro ininterrotto per tutti coloro che sono qui impegnati. Purtroppo il Covid è una concreta minaccia sempre incombente su tutti e chi è particolarmente a rischio, come chi è molto in là con gli anni, deve essere protetto, confortato, curato amorevolmente, coccolato ventiquattro ore su ventiquattro.

A Bojano, anziani tutelati e coccolati 24 su 24 ore

I parenti non possono andare a visitare gli anziani. A loro, quindi ci stanno pensando anche questi “angeli custodi dei nonni”, che non mollano. Anzi, seppur stanchissimi, dopo un beve riposo, sono pronti a scendere in campo nuovamente.

Tutto è ben sintetizzato da delle parole semplici dettate dal cuore pronunciate da Gianfranco S. un altro operatore della Casa di Ricovero SS. Cuori di Gesú e Maria di Bojano: “Noi come stiamo? Distrutti, ma sempre più motivati! Stiamo vivendo la vicinanza di tantissime persone e questo ci da una grandissima forza, grazie per il vostro sostegno, grazie a tutti indistintamente!”.

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