Basso Di Zinno (Federfarma Molise) al consigliere regionale Romagnuolo: “Test sierologico nelle farmacie? In molte è impossibile!”

(La Voce del Sannio, articolo di Fosca Colli) – L’idea del consigliere regionale molisana Aida Romagnuolo di far fare i test sierologici gratis per il Covid per studenti e familiari presso le farmacie del territorio sta agitando notevolmente le acque.

Basso di Zinno
Il farmacista Basso Di Zinno

Se c’è chi ha colto con favore questa proposta, c’è invece chi la ritiene inaccettabile. È il caso, quest’ultimo, di una consistente fetta di farmacisti che ha il comprensibile timore di doversi fare carico di un iperlavoro che va ben al di là di quello che tali strutture – e soprattutto i professionisti che ne sono responsabili – dovrebbero non solo fare, ma che sono anche in grado di fare. Non una questione di lana caprina, bensì anche di natura economica considerato il tempo che  farmacisti dovrebbero dedicare a questo compito ulteriore e non previsto che comporta anche non indifferenti costi per gli esami e per tutti gli annessi e connessi.

A farsi portavoce di questo malcontento, è il battagliero Basso Di Zinno, attualmente semplice tesserato della Federfarma Molise, ma che in passato ne è stato per 6 anni Vicepresidente fino a che, per totali divergenze di vedute, aveva rassegnato le dimissioni da quel ruolo di primo piano senza alcuna intenzione, però, di mettersi da parte.

Mi dispiace. Ma credo che la consigliera regionale si debba un po’ informare meglio. Moltissime farmacie sul territorio non sono assolutamente organizzate! – dice Basso di Zinno – Ed il nostro sindacato non ha firmato nulla a tal proposito! Almeno fino ad ora. Se forse si interessasse di più sul RIENTRO DI TUTTI I FARMACI IN FARMACIA visto che in nome del risparmio noi Farmacisti stiamo facendo altro, e le nostre attività sono state ” svuotate” rendendo la fruibilità dei farmaci ai cittadini problematica e non immediata, ed in particolare molto complicata per i cittadini residenti in zone rurali disagiate, farebbe opera buona!…..per la cronaca oltre ai farmaci vi è anche la dispensazione di presidi medico chirurgici( pannoloni, traverse…) dispensati da una società…”.

Il consigliere regionale Aida Romagnuolo

Per chi non è ben avvezzo all’argomento, Di Zinno precisa: “La dispensazione dei farmaci nella regione Molise avviene tramite DPC dispensazione per conto, nel senso che la regione acquista i farmaci e tramite le farmacie del territorio li distribuisce. Poi vi è la distribuzione tramite le farmacie ospedaliere dove il paziente si reca per l’ approvvigionamento ( adesso a gratis stanno usando le farmacie del territorio causa Covid 19). Poi – prosegue – vi è la consegna domiciliare di ossigeno liquido, dispensato da una società vincitrice di un appalto, segue sempre la consegna domiciliare di presidi medici chirurgici pannoloni…. sempre da parte di un’altra società vincitrice di appalto. Segue poi l’infermiera territoriale che è rifornita di farmaci di prima istanza  dalla farmacia ospedaliera, infine vi sono i farmaci veterinari ed integratori che sono gestiti sia dai veterinari che dai colleghi delle parafarmacie. Infine dulcis in fundo vi è la storia dei vaccini che con il patto stato/ regioni vengono direttamente gestite dalle regioni tramite i medici di base”.

Le Farmacie del Molise impreparate

La posizione di Basso Di Zinno non è solitaria, in quanto, spiega, come lui la pensano tantissimi colleghi farmacisti: “Come si evince la funzione territoriale della farmacia di controllo e di dispensazione è andata totalmente a finire! Oltre al rischio di chiusura della medesima! Tenendo presente la morfologia del Molise e l’ alta incidenza di cittadini” anziani” non credo si sia fatta opera meritoria! La farmacia ed in particolare la farmacia rurale baluardo della salute – sottolinea con vigore – è diventata un centro di “servizi”! Cosa che non c’entra nulla con il suo essere se non integrata con la dispensazione di tutti i farmaci. Ribadisco ancora che la morfologia del Molise e la sua non proprio comoda viabilità non aiutano i nostri pazienti/ clienti spesso ad essere gestiti bene. La farmacia  svolge nei piccoli centri anche una funzione sociale e di aggregazione. Questo è quanto. A disposizione per chiarimenti e precisazioni anche da parte di alcuni consiglieri regionali”.

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