Ecco l’autostrada in Molise

Il persistente desolante e pericoloso stato di abbandono in cui versa la gran parte del sistema viario in Molise, è un dato di fatto, così come è innegabile di quanto la capacità gestionale degli enti preposti sia pari allo zero.

Infatti, se, nel corso degli anni, fossero stati effettuati seri interventi, oltre che una corretta manutenzione, oggi tanto i molisani quanto i turisti che vengono in Molise, non si troverebbero costretti a dover percorrere strade che nulla hanno da invidiare al celeberrimo Camel Trophy.

Lo status della attuale viabilità molisana

I collegamenti tra borghi, tra località, tra città, in Molise è un qualcosa di incredibile. Infatti, oltre che mancare una idonea segnaletica stradale, ossia strisce a terra, barriere e via dicendo, oltre che percorrere mulattiere vere e proprie, perfino i banali cartelli indicanti le destinazioni e i relativi chilometraggi, sono una sorta di miraggio.

Se, poi, si devono percorrere le strade molisane all’imbrunire o in piena notte, è meglio sperare di conoscere, fin nel più piccolo dettaglio, lo stato del manto stradale e, nel contempo, essere fiduciosi che non siano sopraggiunte altre spiacevoli sorprese.

Trignina e Bifernina: le regine senza regno

Perfino quelle che dovrebbero rappresentare l’asse primario di tutta la viabilità molisana, sono una rappresentazione del mesto stato in cui versano le strade in Molise.

O forse vi è qualcuno che reputa che tanto la strada statale 650 di Fondo Valle Trigno (SS 650) nota come Trignina, quanto la strada statale 647 Fondo Valle del Biferno (SS 647), chiamata comunemente Bifernina, godano di ottima salute?

La resurrezione del progetto autostrada in Molise

È proprio difronte a questo stato di cose che, guarda caso, riemerge dalle fitte nebbie il vecchio progetto della mitica autostrada, il quale, a quanto pare, è un inossidabile evergreen. In realtà, il “mito” dell’autostrada in Molise, rappresenta perfettamente l’assioma tra la teoria e la pratica.

Il non pensiero della Regione Molise

Invece di pensare a programmare seriamente una riqualificazione della rete viaria esistente, in molti casi di fondamentale importanza per arginare il fenomeno dello spopolamento, si rispolvera il progetto dell’autostrada, nella convinzione che abbia l’effetto taumaturgico di risollevare le sorti del Molise.

Chi governa il Molise, in realtà, avrebbe una seria necessità, in primis, di farsi un profondo esame di coscienza e, successivamente, finirla con il prospettare faraoniche soluzioni, giusto per gettare un po’ di polvere negli occhi degli elettori e distogliere la loro attenzione dalle infinite problematiche che assillano da tempi immemori l’intero Molise.

Le opinioni

In estrema sintesi, il problema non è essere d’accordo o meno nel realizzare l’autostrada, quanto, piuttosto se effettivamente serve. In altre parole, l’ipotetica realizzazione della autostrada in Molise, appare, più che altro, il voler mettere una bella toppa ad un vestito che è oramai più che logorato.

Lo struggente iter dell’autostrada in Molise

Alle volte, stranamente, la classe politica, compresa quella molisana, si dimentica di quanto possa essere controproducente, complesso e, alle volte, perfino, pericoloso, voler ripresentare soluzioni che, guarda caso, non sono mai giunte alla loro conclusione.

Per quanto verte il Molise, tra i tanti esempi che si potrebbero ricordare, spicca quello relativo allo struggente iter dell’autostrada in Molise, dato che, ultimamente, se ne parla abbondantemente. Ripercorriamo, seppure brevemente, le principali tappe di questa kafkiana storia.

Una storia che parte da lontano

Con sede a Campobasso, il 18 gennaio del 2008 viene ad essere fondata la società “Autostrada del Molise”. Deputata alla costruzione dell’infrastruttura, è una azienda a capitale misto, ossia il 50% è a carico della Regione Molise e l’altro 50% è a carico dell’ANAS. In seguito all’accantonamento del progetto, è stata messa in liquidazione nel 2018. Quindi, per circa 18 anni si sono spesi soldi pubblici in stipendi e contribuiti per concludere che cosa?

Il 7 ottobre del 2008 la variante di Venafro di circa 8,7 chilometri, parte del primo lotto, fu completata con una spesa di circa 76 milioni di euro. Successivamente la strada venne riclassificata SS 85 var.

Nel novembre del 2010, l’opera venne confermata dal governo, e quindi inserita tra le opere strategiche di interesse nazionale.

Il 21 settembre del 2021 Mara Carfagna, ministro per il Sud, annunciò che si finanziavano alcuni lotti dell’Autostrada del Molise con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Nel 2023 si è parlato di una possibile ripresa del progetto.

Cosa prevede il progetto

L’autostrada del Molise Termoli-San Vittore, denominata come Autostrada A14-A1 Autostrada del Molise, grosso modo dovrebbe essere lunga circa 150 chilometri. Ipotizzata a due corsie per senso di marcia e corsia di emergenza, vede la previsione di realizzare 121 viadotti, 15 gallerie. Oltre a ciò, 35 svincoli dovrebbero assicurare il collegamento con la viabilità locale.

Il costo totale per la realizzazione dell’opera venne stimato in un miliardo e 137 milioni di euro. La cifra totale vedeva un contributo pubblico di 557 milioni di euro. Ciò che rimaneva per finanziare l’opera si sarebbe dovuto ricercare tramite finanza di progetto, la quale avrebbe garantito agli investitori la gestione dell’infrastruttura per 35 anni.

Conclusioni

Dopo anni di stallo nei vari passaggi burocratici e in mancanza dell’avvio dei lavori, la costruzione dell’autostrada è stata cancellata dalle opere strategiche di interesse nazionale nel 2014, il che, di fatto, ha decretando la fine del progetto.

Concludendo, si ricorda che l’archivio notizie della Regione Molise, consultabile con questo clic, propone una interessante nota risalente al Febbraio del 2011 che si invita tutti ad andare a leggere, in modo che ciascuno possa trarre le considerazioni e valutazioni sulla effettiva capacità governativa della regione Molise in tutti questi anni.

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