(La Voce del Sannio, di Fosca Colli) – Un meteorite sarebbe caduto la sera del 15 marzo scorso a circa 4 chilometri da Isernia. Dell’accaduto si parla sul sito di PRISMA, la Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e la notizia sta suscitando un mix di curiosità e preoccupazione. Al momento si stanno facendo tutti gli accertamenti del caso per avere il polso della situazione.
D’altronde, qualcosa caduto dalla spazio potrebbe essere radioattivo e di certo, se ci s’imbattesse in un frammento di questa roccia non sarebbe di certo il caso di toccarlo e tantomeno raccoglierlo. Nel caso in questione, si potrebbe trattare di quello che l’Istituto Nazionale Astrofisica definisce “bolide” visto che si suppone che il suo peso si aggiri intorno al chilo. A tale conclusione sono giunti gli esperti dell’INAF del Prisma analizzando i filmati di questo meteorite avvistato il 15 marzo alle 20.57 in buona parte del Centro-Sud.
Tramite i dati raccolti dalla rete di monitoraggio PRISMA, si è avuto modo di definire con esattezza l’area in cui potrebbe essere caduto il sasso spaziale: dovrebbe trovarsi in prossimità della piccola frazione di Temennotte a 5 km a sud-ovest di Isernia e a due passi dalla SS85. Gli astronomi aggiungono che si deve considerare “un’incertezza laterale di circa 300 metri e di 500 metri, avanti e indietro, per ciascun centro”.
Sul sito del Prisma nel scrive dettagliatamente l’esperto Walter Riva che specifica “Si tratta di materiale sostanzialmente primordiale, quasi per nulla alterato sin dalla formazione del nostro sistema planetario circa 4,5 miliardi di anni fa, che ci racconta molto sull’origine del Sistema Solare, da cui l’estremo valore per gli scienziati che si occupano di planetologia”.
Ed aggiunge “Dall’incrocio dei dati risulta che il piccolo corpo celeste è entrato in atmosfera a una quota di circa 80 km e ha proseguito per una lunghezza totale di 61 km percorsi in 5.3 s con una inclinazione di 84°, una traiettoria quasi verticale. L’altezza e la velocità finale è risultata, rispettivamente di 19,8 km e di soli 2,8 km/s, valori che depongono decisamente a favore per l’arrivo al suolo di una meteorite con una massa stimata di circa 1 kg (una meteorite di circa 8 cm se la densità è di 3.5 g/cm3)”.
Viene supposto, dall’analisi dei dati, che il meteoroide si sia consumato lentamente senza disgregarsi. Quindi si potrebbe ritrovare seppure più piccolo di prima ce passasse per l’atmosfera terreste.
Ecco dove potrebbe essere caduto il meteorite
Ma dove si dovrebbe cercare il bolide che si suppone caduto in Molise. Prima di tutto si dovrebbero considerare le condizioni meteo dell’atmosfera, non ultimo il vento in cui s’imbatte. Si è, pertanto, prima dover ricostruire le condizioni atmosferiche della sera del 15 marzo e si è accertato che attorno ai 10 km di quota era presente un vento da nord-ovest che soffiava a circa 100 km/h. Ciò avrebbe fatto sì che il bolide fosse respinto indietro e lateralmente rispetto alla traiettoria osservata nella fase luminosa.
“Anche se si sta ancora cercando di raffinare i dati del vento presente attorno ai 20 km di quota, – scrive Walter Riva – la probabile area di caduta dovrebbe trovarsi in prossimità della piccola frazione di Temennotte a 5 km a sud-ovest di Isernia e a due passi dalla SS85. Va considerata un’incertezza laterale di circa 300 m e di 500 m, avanti e indietro, per ciascun centro.
In base ad una prima stima, gli eventuali frammenti più piccoli – dalle dimensioni forse fra i 2 e i 4 cm – potrebbero essere precipitati alcuni chilometri più a sud in una zona boscosa e impervia, pertanto, sarebbero alquanto difficili da recuperare.
E se ci s’imbattesse in un frammento del meteorite da cosa si riconosce? Dovrebbe apparire come un sasso ricoperto da una patina scura e con gli angoli smussati. In tal caso, non lo si deve toccare, lo si deve fotografare e segnalarlo inviando un messaggio di posta elettronica con allegata la foto a: [email protected].