SS. 17, una rotonda “salvavita” allo svincolo per San Massimo (CB)

(La Voce del Sannio – articolo di Fosca Colli, giornalista) – È uno dei punti neri della Strada statale 17 nel tratto che si snoda tra Campochiaro (CB) e Isernia (IS), uno dei tratti segnati da tragici incidenti anche mortali che hanno segnato di sangue l’asfalto. Ora quel punto maledetto sta per essere messo in sicurezza. Si potrebbe dire “meglio tardi che mai”, ma l’importante è che ora finalmente si agisca. È notizia recentissima di un patto stretto tra l’ANAS e il Comune di San Massimo (CB), proprio per la sicurezza ed il miglioramento sia di quel tratto di strada sia per il decoro urbano.

San Massimo, rotonda ss 17

Giustamente in una nota del Comune matesino si sottolinea come sia stato raggiunto un importante traguardo con la messa in sicurezza del tratto stradale della S.S. 17 in agro di San Massimo. Con la creazione di una rotonda al bivio che conduce al paese, nonché alla stazione sciistica di Campitello Matese, particolarmente frequentata anche durante il mese di agosto.

Una rotonda che sarà anche bella a vedersi

Il Sindaco di San Massimo, Alfonso Leggieri, si era sempre prodigato presso le sedi istituzionali preposte affinché si facesse qualcosa per porre un freno all’alta pericolosità dell’arteria stradale S.S. 17, nonché del bivio per San Massimo, teatro di sinistri anche mortali. “Un plauso, va riconosciuto all’ANAS, per la fattiva collaborazione mostrata e per la celerità circa la programmazione degli interventi – si legge nella nota del Comune – che hanno calendarizzato l’inizio dei lavori per lunedì 19 ottobre del mese in corso Una forma di collaborazione attiva che vedrà impegnati due attori”. Da un lato, infatti, l’ANAS che provvederà alla realizzazione e alla messa in opera della nuova rotonda da ubicare nel bivio di San Massimo. Dall’altro lato, l’ente comunale che si occuperà del completamento attraverso tutti quelli elementi di finitura e decoro, quali: l’apposizione di zolle di erba naturale e terriccio; la piantumazione di fiori e piante ornamentali; nonché un sistema di irrigazione a pavimento per garantire la vitalità degli elementi naturalistici. Inoltre, il Comune, si prenderà carico della gestione della stessa nel tempo, provvedendo all’assetto manutentivo ordinario.

Insomma, sicurezza e decoro urbano vanno a braccetto: una percorrenza viaria non più ad alto rischio e un benvenuto più accogliente per tutti i turisti che scelgono di vivere le emozioni che lo scrigno di San Massimo e i tanti borghi nelle vicinanze, come anche Sant’Elena Sannita (IS) e Roccamandolfi (IS) sanno donare sia nei mesi invernali con il Parco Nazionale del Matese sia nei mesi caldi con località tutte da scoprire.

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