Dal Guatemala, giunge anche nel Sannio il caffè “sociale” DOÑA LUCERO

Verrà presentato a Roma il prossimo 14 febbraio il PROGETTO SOCIALE DOÑA LUCERO frutto della COLLABORAZIONE TRA AMKA ONLUS E CSC – Caffè Speciali Certificati

Finalmente sbarcherà anche il Italia il caffè DOÑA LUCERO dal Guatemala, frutto tangibile della collaborazione tra CSC e Amka. Grazie alla sua eccellenza ha superato l’attenta e complessa certificazione Certified Specialty Coffees. Questa è una grande soddisfazione per entrambe le parti.

Il progetto è iniziato nel 2020 nella parte nord-occidentale del Paese nella regione di Huehuetenango della provincia di Petatàn, dove la coltivazione del caffè si estende per chilometri grazie al suolo fertile e alle condizioni climatiche favorevoli. Il ritmo scandisce il ciclo di coltivazione e lavorazione del caffè e lo stile di vita di tutta la comunità.

I tetti delle case sono piatti in modo che possano asciugarsi. I cortili hanno stalle di fortuna per asini e cavalli, che portano i residenti soprattutto durante il periodo del raccolto ai campi di caffè, che spesso distano più di un’ora su strade impraticabili. All’interno di ogni casa c’è un angolo che funge da piccolo laboratorio, dove si conservano fertilizzanti e strumenti utili per l’allevamento di piante e cereali.

Fuori, stivali di gomma di tutte le taglie e ancora sporchi di terra, pronti per una nuova giornata nei campi. La posizione della donna in questo contesto è ancora molto delicata. Fa parte di un’impresa che in molti casi sfrutta la sua forza lavoro senza compenso: gli uomini gestiscono le entrate, a cui le donne devono rivolgersi per gestire tutte le spese.

Anche la libertà di decisione delle donne è molto limitata e spesso devono chiedere il permesso per uscire, partecipare ad attività o anche solo incontrarsi.

Avviata la collaborazione tra Amka e CSC, il cui obiettivo è favorire lo sviluppo delle capacità produttive e imprenditoriali di 80 produttori di caffè particolarmente vulnerabili dal punto di vista socio-economico e contribuire al miglioramento delle loro condizioni.

La loro formazione spaziava dalla produzione del caffè e dalla promozione del ruolo della donna alla commercializzazione di materiali e prodotti agricoli, per finire con un’assistenza tecnica speciale nello sviluppo di macchine agricole e nella raccolta del caffè.