Isernia candidata a Capitale italiana della Cultura 2021

Entro il prossimo 2 marzo la città dovrà presentare il proprio dossier quale candidata. Una preziosa opportunità per l’intera Provincia di Isernia e il Molise

Isernia, Fontana Fraterna
Isernia – La Fontana Fraterna, simbolo, della città. Annoverata fra le più belle d’Italia.

(La Voce del Sannio – articolo di Marco Baroni, giornalista) – Isernia. Perché non provarci visto che, oltretutto non costa nulla? Di cosa si sta parlando? Semplice, Isernia come candidata a Capitale italiana della Cultura 2021. Indubbiamente, un primo impatto più che positivo vi è stato. Infatti, tanto sui media cartacei quanto su quelli web, la notizia riguardante Isernia come candidata a capitale italiana della Cultura 2021, ha fatto sì che sia il nome del capoluogo e sia quello del Molise circolasse.

Un qualcosa, quindi, di molto importante, dato che, per un infinito elenco di motivazioni, il più delle volte il Molise rimane, come regione, poco nota. Infatti, nonostante l’importante panorama naturale e paesaggistico, il vasto patrimonio artistico, culturale, storico, folcloristico ed enogastronomico, il turismo in Molise è una risorsa poco valorizzata.

Oggi, piacevole sorpresa, tra le 44 città che, entro il prossimo 2 marzo dovranno presentare il proprio dossier come candidata a capitale italiana della Cultura 2021, vi è anche Isernia. Per la cronaca, le attuali dirette rivali di Isernia sono:

  • Trapani, Scicli, Palma di Montechiaro, Modica e Catania per la Sicilia;
  • San Sperate e Carbonia per la Sardegna;
  • l’Unione Comuni Grecia Salentina, Trani, Taranto, San Severo, Molfetta, Barletta e Bari per la Puglia;
  • Tropea, per la Calabria;
  • Venosa per la Basilicata;
  • Teggiano, Procida, Padula, Giffoni Valle Piana, Castellammare di Stabia, Paestum e Capaccio per la Campania;
  • Cerveteri e Arpino per il Lazio;
  • L’Aquila per l’Abruzzo;
  • Volterra, Pisa, Livorno e Arezzo per la Toscana;
  • Fano, Ascoli Piceno e Ancona per le Marche;
  • Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana e Ferrara per l’Emilia-Romagna;
  • Verona, Pieve di Soligo, Feltre e Belluno per il Veneto;
  • Pordenone per il Friuli-Venezia Giulia;
  • Vigevano, per la Lombardia;
  • Genova per la Liguria;
  • Verbania per il Piemonte.

Indiscutibilmente, il tutto prevede un lungo iter. Infatti, la procedura presume la presentazione del dossier entro il 2 di marzo, il pronunciamento della commissione il 30 aprile e a giugno il verdetto. Pur tuttavia, per parafrasare una frase epica di Neil Armstrong, la candidatura di Isernia a capitale italiana della Cultura 2021 è un piccolo passo ma di grande valore per tutto il Molise e anche per i tanti molisani che si trovano all’estero.

Isernia e la sua Provincia ricca di cultura

Non per nulla, l’entusiasmo è alle stelle così come l’orgoglio di far conoscere tutte le bellezze conservate in Molise. Infatti, se Isernia risulta essere tra i primi documentati insediamenti paleolitici di tutta Europa, così come per essere stata una più che fiorente città sannita e, successivamente, Municipium romano, anche la sua Provincia pullula di luoghi tutti da scoprire. Come, ad esempio, non ricordare Scapoli e i suoi celeberrimi maestri artigiani della zampogna, Carpinone un affascinante borgo medievale, Castel San Vincenzo e la sua storica Abbazia Benedettina, Venafro e il suo stupendo Anfiteatro, Frosolone e le sue falesie, Castelpetroso, definita la piccola Lourdes italiana, Agnone e le sue campane.

Un viaggio tra infinite emozioni che vede, inoltre, protagonista Sant’Elena Sannita, la patria degli arrotini e la terra dei profumieri. D’altra parte, Sant’Elena Sannita, in provincia di Isernia, è un luogo ideale per fare trekking, una meta perfetta per tutti gli amanti della natura, oltre che essere una seducente e piacevole base di partenza per compiere innumerevoli escursioni in Molise.

Comunque, come sembra abbia detto uno dei più grandi condottieri della storia, ovvero Giulio Cesare, “alea iacta est” e, perciò, sarà interessante vedere se il sogno di vedere Isernia capitale italiana della Cultura 2021 si andrà a realizzare. Comunque, andando a concludere, a prescindere da cosa il futuro potrà riservare, sarà sempre un successo, considerando che la candidatura di Isernia a capitale italiana della Cultura 2021, ha dato vita ad un positivo dibattito sulle potenzialità turistiche dell’intero territorio molisano e, soprattutto, ha fatto sì che si potesse uscire da un lungo di totale immobilismo.

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